Il Global Biodiversity Framework concordato - GBF - fornisce obiettivi e criteri guida per ciò che i governi dovranno presto tradurre in atti legislativi concreti. Esso include obiettivi sull'annullamento dei sussidi dannosi alla natura (obiettivo 18) e sui finanziamenti necessari per sostenere la transizione (obiettivo 19). Per la prima volta è stato fissato un obiettivo specifico per le imprese. L'obiettivo 15 si riferisce alla necessità di valutare e pubblicare gli impatti e dipendenze dalla natura lungo tutta la catena del valore.
In sintesi, gli obiettivi sono suddivisi in tre categorie:
- Ridurre le minacce alla biodiversità (Obiettivi 1-8)
- Soddisfare i bisogni delle persone attraverso l'uso sostenibile delle risorse e la condivisione dei benefici (Obiettivi 9-13)
- Strumenti e soluzioni per l'implementazione e la condivisione (Obiettivi 14-23)
Conseguenze per le imprese
L’esempio sopra citato della adesione proattiva agli obiettivi della Conferenza da parte delle Istituzioni Finanziarie indica già di per sé la via da seguire alle imprese che intendano rimanere competitive sui mercati internazionali e investire nel futuro, prima e indipendentemente da imposizioni normative da parte delle varie legislazioni.
A COP15 concluso, le aziende più agili e sensibili ai temi della sostenibilità, seguite fatalmente da tutte le altre, iniziano a porsi il problema di analizzare in modo competente e comunicare in modo positivo come stanno influenzando la biodiversità e cosa stanno facendo per affrontare gli impatti su di essa. Dalla natura dipende gran parte delle risorse che si usano, nonché il benessere e la vita stessa di dipendenti, fornitori e clienti; questo comporta che la biodiversità debba e possa essere collegata positivamente a ogni aspetto delle attività di un'azienda: è nell'interesse di tutte le imprese iniziare a considerare la biodiversità nel loro quotidiano business-as-usual.
È probabile che nei prossimi anni diverse legislazioni nazionali richiederanno alle aziende di pubblicare rapporti relativi al loro impatto sulla natura, molto probabilmente riferiti al quadro TNFD (Taskforce on Nature-related Financial Disclosures), come è stato con il Task Force On Climate-related Financial Disclosures (TCFD). TNFD è attualmente cofinanziato dal governo del Regno Unito e la Germania ha stanziato ulteriori 29 milioni di euro per la sua attuazione; l'Unione Europea ha emanato una Direttiva Comunitaria sul Corporate Sustainability Reporting (CSRD).
WSP lavora a fianco di governi, comunità locali e decisori aziendali per comprendere come meglio tutelare la biodiversità nelle rispettive aree; il lavoro continuato con tutte le parti coinvolte, apprezzando e riconoscendo metodi e approcci diversi, sarà importante per la nostra capacità di farci parte attiva nel divulgare e far rispettare gli obiettivi del Framework. Anche i piccoli passi conteranno: ad esempio, adottando un approccio graduale che parta dalla comprensione dell’impatto di ogni impresa sulla natura, per poter agire relativamente ad essi. Lavorando con i clienti, i partner e ascoltando tutte le parti interessate, possiamo compiere passi significativi per proteggere i nostri ecosistemi naturali e migliorare il nostro stile di vita.